estratto dal libro-diario "Gli anni rubati" di Gorrieri Enzo realizzato a cura di Tiziana Gorrieri |
22 anni, ed essere in guerra. Carne da macello.
Testimonianza cruda quella di mio padre, rappresentante una realtà di anni cupi e insicuri per la vita stessa.
Ho voluto inserire il giorno del suo compleanno, il 28 febbraio, da questa pagina di diario del lontano 1936. Anno in cui, lui e tanti ragazzi della sua età, si trovavano sul fronte Abissino, mobilitati per una guerra coloniale insensata, destinata solo ad incensare la gloria del potere del fatidico "posto al sole" del regime fascista italiano.
Avere 22 anni e non poterli vivere nell'allegria spensierata di quell'età.
Mio padre apparteneva al Corpo del Genio, idrici.
Erano al seguito delle truppe italiane col compito di fornire acqua e creare pozzi in un territorio nemico.
Ricordo che mi disse che molti dei loro pozzi creati in Africa, rimasero poi attivi dato che l'acqua africana di superficie era di un sapore sgradevole, sapeva di ferro.
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