29 ago 2017

Jonathan Dillon e il suo messaggio segreto

(Curiosità storiche)

156 anni fa un uomo, certo Jonathan Dillon mastro orologiaio di origine irlandese, incise un messaggio segreto dentro la cassa di questo orologio d’oro destinato al grande Abramo Lincoln;  per più di 150 anni è rimasto, per una serie insoluta di equazioni temporali,  uno dei misteri più criptici attinenti la guerra civile americana.

 "foto da "Corriere della sera" del 12 /03/2009"

Jonathan Dillon, impiegato presso la gioielleria Galt&Co. nella Pensylvania Avenue, la via a ridosso della Casa Bianca, stava riparando l'orologio da tasca del Presidente americano nel lontano pomeriggio del 13 aprile 1861, quando giunse la notizia che Fort Sumter nel Sud Carolina era stato attaccato;  era l’atto ufficiale d'inizio della Guerra Civile americana.
Preso dall'euforia della notizia, scrisse alcune parole dentro il meccanismo, terminò di ripararlo e lo rispedì a Lincoln certo che egli non avrebbe mai saputo nulla di quella  sua libera stravaganza.
E così fu.

Dillon confidò il suo piccolo segreto alla famiglia e ne parlò solo 40 anni dopo all’età di 84 anni, nel 1906, poco prima di morire ad un giornalista del New York Times, riferendogli di aver scritto insieme al suo nome e alla fatidica data del 13 aprile 1861 le seguenti parole : “la prima salva è stata sparata. La schiavitù è morta. Grazie a Dio abbiamo un presidente che almeno ci proverà”.  
Il New York Times gli dedicò una storia ma non giunse all’orecchio del Smithsonian Institution, la Fondazione che gestisce i musei federali , che conservava l’orologio del Presidente donato dai Lincoln nel 1958, e tutto finì lì.

A svelare completamente il contenuto di quell’incisione che rivelerà se non proprio l’esattezza di quelle parole, la sostanza comunque concreta del messaggio (vedi foto) , fu l’intervento fortuito di un pronipote di Dillon, certo Douglas Styles, che sui ricordi tramandati in famiglia, nel febbraio del 2009 mediante google, scoprirà l’esistenza dell’articolo sul suo trisavolo pubblicato sul New York Times nel 1906.  
Si rivolse  allora alle autorità del Museo che decisero di realizzare la verifica esaminando l’interno del prezioso orologio.

Nel marzo del 2009, in una saletta riservata del National Museum of American history di Washington, sotto le mani del mastro orologiaio George Thomas, e dopo quasi 150 anni,  il cuore dell’orologio di Lincoln si aprirà, svelando al mondo un piccolo messaggio inciso, portatore di speranza e libertà.
Un messaggio racchiuso nel grembo del tempo, che ha viaggiato segretamente per moltissimi anni nel panciotto di un grande presidente americano.  
Una scritta contro la schiavitù.


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